L’Arte della Gioia, Goliarda Sapienza

BuGiArNiNa non sa proprio come iniziare a raccontare di Lei. Geniale e spaventosa, arrogante e rivoluzionaria, spudorata e potente: Goliarda Sapienza.

L’Arte delle Gioia è il romanzo di Goliarda che ha completamente sottomesso BuGiArNiNa alle parole sulla storia di una donna siciliana, Modesta, e del suo universo assordante alla falsa morale dei costumi italiani.

Il fatto è che voi la leggete questa storia, e mi anticipate, mentre io la vivo, la vivo ancora.

Già dalla prefazione si può intuire il coraggio di Goliarda, un nome di per sé così  ingordo, che per questa storia si ridusse in povertà e andò persino in galera (Angelo Pellegrino). Iniziò a scriverlo nel 1967, lo finì nel 1976 e  venne pubblicato solo nel 1998 perché non si trovava un editore capace nel coraggio di darlo alle stampe.

L’Arte delle Gioia ripercorre la storia d’Italia a partire dal 1° gennaio del 1900, anno di nascita di Modesta, e attraversa due guerre mondiali, il fascismo e la ricostruzione di una repubblica già morta.   Modesta è un personaggio in crescita, sempre, in movimento, una  intelligenza capace di essere ingannatrice e perversa per raggiungere quel che è più giusto fare, ma abile a leggere la storia e la filosofia dei suoi tempi per non esserne succube e manipolata.  Ma attenta, perché l’intelligenza può far cadere nelle trame nere del peccato. Ma in questa storia il peccato non esiste, tutto è permesso se dettato dalla propria volontà e dal proprio desiderio.

Intorno a Modesta c’è una famiglia, non del proprio convenzionale, che aiuta il romanzo a  mettere sempre più in mostra la fiera fermezza del suo personaggio. Una famiglia non del tutto sanguigna, nel rispetto del suo anticonformismo, che lei ha costruito, guida e governa sfidando pregiudizi e perbenismi e difendendo sempre la propria indipendenza ed autonomia.

Il secolo breve è raccontato da loro, figli, amanti e parenti, mentre la critica feroce al Novecento è Modesta. E’ lei a raccoglierne il senso, a distribuirlo parola dopo parola, regalandone la comprensione ad ogni lettore e lettrice capace di godere delle verità e degli inganni del passato.

E state attenti perché di questo passo quando le donne si accorgeranno di come voi uomini di sinistra sorridete con sufficienza paternalistica ai loro discorsi […] quando si accorgeranno, la loro vendetta sarà tremenda.

Verità e inganni assorbiti da una donna, Modesta, che attraverso la sua irriverenza bramata riesce con la sua sola esistenza a sovrastare pregiudizi, fascismi, mafie e vari patriarcati, neri e rossi, laici e clericali,   mantenendo l’autodeterminazione del suo pensiero.

Ma, come diceva Jacopo, dalle chiese è meglio scappare dopo averne ammirati i capolavori.

Non c’è etica e non c’è morale in questo romanzo, ma solo la ricerca della gioia … con ogni mezzo.

Se la ricerca della gioia senza morale è uno degli obiettivi del vostro nuovo anno che è iniziato, BuGiArNiNa prescrive la terapia:

CATEGORIA LIBRESCA: principio attivo di complessità magnetica cerebrale.

INDICAZIONE TERAPEUTICA:  incapacità a leggere e capire la propria volontà per  inserirla e applicarla al contesto storico più vicino. Eccessiva morale dei  tempi italiani che induce i vostri animi, anche i più ribelli,  a reprimere i propri desideri.  Perdita di orientamento storico e perdita di fiducia in molti intellettuali e falsi intellettualismi contemporanei. Momentanea perdita di interpretazione femminile alle dinamiche storiche moderne.  Fatelo sognare con parole nuove, fategli credere che sarà padrone, e schiavo ti diventa senza saperlo. In ultimo, il libro è assolutamente consigliato a tutte quelle persone con seri problemi di morale e che per tale motivo non sanno assaporare la soddisfazione del proprio desiderio, momentaneo o permanente che sia.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE:  la presente BuGiArDiNa ha il dovere di avvertire i lettori e le lettrici della difficile gestione della lettura temporale di questo romanzo. BuGiArNiNa potrebbe darvi consiglio sulla dose, modo e tempo di somministrazione, ma sa, perché clinicamente testato, che il vostro desiderio di portare a termine questa storia vi farà passare vere notti insonni e pomeriggi ingordi di gioia.

CONSIGLIO UTILE: banale e forse prevedibile, BuGiArNiNa consiglia la somministrazione di questo romanzo con l’ascolto di Carmen Consoli o Ginevra di Marco. La presente BuGiArDiNa deve però segnalare che probabilmente non ci sarà bisogno di musica per questo romanzo, perché Goliarda usa l’italiano come un gioco sonoro meravigliosamente sinfonico.

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